Francesco Remotti "Il mondo che avrete. Antropologia del dopo virus"
01 Novembre 2020 - ore 20:30
L’antropologo Francesco Remotti, durante l’appuntamento “Il mondo che avrete. Antropologia del dopo virus”, presentando il suo recente lavoro dal titolo “Il mondo che avrete” (Utet, 2020), analizzerà i cambiamenti avvenuti all’interno della società dopo il coronavirus.
Non è solo questo ultimo virus a prendere d’assedio le società umane: ci sono anche gli sconvolgimenti ambientali provocati dal nostro progresso. Il lockdown è stato una forzata, lunga pausa, in cui per legge sono state sospese attività produttive, incontri sociali, manifestazioni culturali. Sospendere non è di certo un’idea estranea alle società umane: per esempio, la vediamo teorizzata dagli scettici del mondo antico in contatto con l’India, ma anche applicata nella cultura ebraica, praticata dai BaNande del Congo. La differenza è però notevole tra le sospensioni programmate, il cui scopo è di arrestare periodicamente le più importanti attività economiche, obbligando le società a ripartire da zero, e il recente lockdown, un’esperienza straniante e inattesa, del tutto estranea al comune modo di pensare. Una parentesi che si vorrebbe chiudere definitivamente per riprendere il cammino interrotto, quel progresso infinito con cui la civiltà occidentale ha voluto segnare la sua storia e la sua presenza nel mondo. In questa situazione l’antropologia si fa portatrice di testimonianze spesso lontane nel tempo e nello spazio, in grado di mettere in luce le “vie di fuga” tracciate da ogni cultura, le sospensioni, anche traumatiche, con cui si pongono domande cruciali sul presente e sul futuro.
Francesco Remotti dialoga con Sara Cerrato.
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