Cinema

PALATI FINI, STOMACI FORTI
Il cinema di Parolario 

Il tema che caratterizzerà Expo 2015 - Nutrire il pianeta, energia per la vita - rimette in discussione anche il nostro rapporto con il cibo. Un rapporto che, difficilmente, trova mezze misure: chi ha un approccio superficiale e non si interroga mai su quello che si trova nel piatto, ma anche chi, nel tempo, è diventato quasi maniacale, rischiando di rovinarsi i piaceri della tavola per un "eccesso d'attenzione" alla ricerca spasmodica di pietanze che corrispondano agli schemi che si è preposto. Il rapporto dell'uomo con il cibo attraversa anche tutta la storia del cinema, un mezzo espressivo nato alla fine dell'Ottocento quando, anche nel mondo occidentale, un pasto al giorno non era ancora sicuro per tutti. Non si contano le pellicole dove i protagonisti lottano per meritarsi l'ambita pagnotta, che si tratti di drammi o di commedie come quelle di Charles Chaplin: il centenario Charlot ha dedicato molte gag alla tavola. E ci sono i film che abbiamo definito per "Palati fini", in senso cinematografico, ma anche culinario. Lungometraggi come Lunga vita alla signora! di Ermanno Olmi e Il pranzo di Babette del danese Gabriel Axel, che ruotano attorno alla perfetta organizzazione di una sontuosa tavola imbandita dove verranno serviti i più gustosi manicaretti. Ma c'è spazio anche per una divertente e recente commedia italiana, Pranzo di Ferragosto, perché anche una semplice tradizione familiare può trasformarsi in un incubo a occhi aperti quando si è in balìa di un agguerrito gruppo di dolci e affamate vecchiette. Negli ultimi anni, fortunatamente, si sono anche moltiplicati documentari che ci raccontano il cibo da differenti punti di vista. Sono film per "Stomaci forti", perché hanno il coraggio di porre lo spettatore di fronte a realtà che, talvolta, preferirebbe ignorare o fingere di non sapere. Come Food, Inc., che indaga la produzione industriale dei cibi che vengono trasformati in fast food (qualcuno direbbe, giustamente, "junk food"). O come il drammatico esperimento di Super size me, che potrebbe essere interpretato come un involontario sequel del precedente: cosa succede al corpo di chi si nutre esclusivamente di cibo-spazzatura? A questi filmati così forti fanno da contraltare Slow food story, che racconta una bella vicenda tutta italiana, e Terra Madre, firmato sempre da Olmi, per restituire speranza al futuro del nostro pianeta.

 

Venerdì 29 agosto
Food, Inc. (Usa, 2008, 94’, col.) 
Regia Robert Kenner Con Michael Pollan, Eric Schlosser, Richard Lobb 

Sabato 30 agosto
Il pranzo di Babette (Danimarca, 1987, 102’, col.) 
Regia Gabriel Axel Con Stéphane Audran 

Domenica 31 agosto
Slow Food Story (Ita, 2013, 74’, col.) 
Regia Stefano Sardo  Con Carlo Petrini 

Lunedì 1 settembre
Terra Madre (Ita, 2009, 78’, col.) 
Regia Ermanno Olmi Con Ampello Bucci, Maurizio Gelati, Carlo Petrini, Pier Paolo Poggio, Marco Rizzone 

Martedì 2 settembre
Lunga vita alla signora! (Ita, 1987, 115’, col.) 
Regia Ermanno Olmi Con Marco Esposito, Simona Brandalive e Stefania Busarello 

Giovedì 4 settembre
Super Size Me (Usa, 2004, 100’, col.) 
Regia Morgan Spurlock Con Morgan Spurlock 

Venerdì 5 settembre
Pranzo di Ferragosto (Ita, 2008, 73’, col.) 
Regia Gianni Di Gregorio Con Gianni Di Gregorio, Alfonso Santagata e Valeria De Franciscis 

Tutti le proiezioni si terranno alle ore 22.00 a Villa Gallia.


torna a Approfondimenti