Cinema
Il cinema sognato da Fellini
Sono trascorsi vent’anni dalla scomparsa di Federico Fellini, e ancora si ha l’impressione che il più grande artista del cinema italiano sia stato, per certi versi, accantonato: troppo peculiari i suoi film, troppo fuori dagli schemi, anche a distanza di più di mezzo secolo dall’esordio dietro alla macchina da presa. In questo anno dedicato al Sogno, Parolario ha deciso di rendere un omaggio al regista che, più di ogni altri, ha fatto della cinematografia un’autentica arte del sogno. Una rassegna che realizza, in parte, i desideri dello stesso Fellini, come se ne fosse un direttore artistico “a distanza”. Quando gli chiesero quali fossero “i film della sua vita” Federico rispose che gli sembrava troppo impegnativo definirli così preferendo “I film che vorrei rivedere, anzi che voglio rivedere”. La lista originale, compilata alla fine degli anni Settanta, comprende 42 titoli. Ne abbiamo selezionati alcuni, scelti a partire dai più remoti nel tempo fino a coincidere, nel 1950, con il debutto alla regia del riminese. Proponiamo, poi, due lavori poco conosciuti: una rarissima prova d’attore di Fellini, diretto dall’amico e maestro Roberto Rossellini a fianco di un’intensa Anna Magnani, e la ricostruzione dell’onirica Ultima sequenza di 8 1/2, poi sostituita dalla passerella che chiude il lungometraggio, splendido esempio di momento sognato una volta e mai più rivisto.
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